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martedì 15 maggio 2012

RISULTATI QUARTI DI FINALE E PAGELLE DI "ANONIMO"

RISULTATI "QUARTI DI FINALE"

SAN VITO  - SR CALCIO VASTO: 1-0
CUPELLO  - RIST. MORETTI (SCERNI): 3-4 (dopo rigori)
SANGRO CALCIO – AM.88 MONTEOD.: 2-3 (dts)
A.C.FOSSACESIA’90 – RAPINO: 4-1

Ora aspettiamo il sorteggio per conoscere gli accoppiamenti delle semifinali che si terrà mercoledì 16/05 alle ore 18.00 presso la sede degli arbitri a Lanciano.  

FINALMENTE LE PAGELLE………
Il nostro caro ed irreprensibile amico “Anonimo Spettatore” continua a stilare le ormai famosissime ed attesissime pagelle…
Amatori FIGC Lanciano 2011-2012
O.D.N.Fossacesia’90–Rapino:4-1
(13 maggio 2012)
IL PAGELLONE
di “Anonimo Spettatore”

L’Ottica Di Nauta ribadisce la regola del quattro e batte un quadrato Rapino nei quarti di finale del campionato della colonna di destra della classifica amatori (più famoso – per usare il francese – come il campionato delle pippe), replicando in tutto e per tutto la prestazione di Montenero: primo tempo chiuso in parità e secondo tempo caratterizzato da micidiali contropiede, con inserimenti in velocità dalle retrovie a schiantare la difesa avversaria e soliti marcatori (a partire dal sempre più imprendibile Bomber Castracane). Locali subito più volte pericolosi in velocità, fino alla rete di Di Nauta, freddissimo davanti al portiere, con preciso diagonale basso. Ospiti che reagiscono con un discreto giro palla (che manterranno per tutta la partita), non seguito da azioni pericolose, e locali che ripartono senza cattiveria in spazi invitanti. Pareggio del Rapino su punizione proprio dal limite concessa con generosità dall’arbitro – diciamo non proprio un drago – su fallo di Fantini e tiro forte ma centrale, che Zangolli, forse distratto dai caroselli per lo scudetto della Juve, lascia passare. Secondo tempo con gli ospiti che mostrano una sterile superiorità territoriale mentre l’ODN, che infittisce il centrocampo, riparte finalmente con la giusta “cattiveria” segnando con Bomber Castracane (bello scambio con Cotellessa), Della Marchesina (lanciato a razzo verso la rete avversaria e freddo al cospetto del portiere avversario) e Natale, autore (come già a Montenero) del pregevole pallonetto che chiude del tutto la gara. Da segnalare un paio di azioni del Rapino e almeno altre tre contropiede falliti dai locali, ormai consapevoli delle loro potenzialità, legate al modulo “difesa a tutti i costi e palla a Castracane”, che appare il migliore e fornisce sin qui frutti importanti. Al termine, dopo il festeggiamento tribale con il guardalinee Nicolino Fantini, pregevole iniziativa culturale con pizza e birra, alla presenza di quelle Santissime donne che sopportano i propri partner, ancora in pantaloncini a quaranta (e spesso oltre) anni. La Società, dopo l’ottimo risultato dell’ultimo sorteggio, ha confermato la fiducia al Mago di Vallevò e gli ha chiesto, previo ricco emolumento (si parla di un buono per un fritto da portare via), di influenzare anche il prossimo sorteggio FIGC. Ma l’ODN ha dimostrato di potersela giocare, in questo contesto, con tutte le squadre superstiti senza problemi.    
A. Zangolli: 6-. Para con la consueta tranquillità, ma appare quasi distratto dallo scudetto della Juve (nel secondo tempo, ad esempio, lascia mezzo minuto la porta incustodita per salutare, vestito di tutto punto, la sfilata degli juventini sul viale di San Giovanni; per fortuna nessuno degli avversari se ne accorge). Sulla rete del Rapino commette l’errore di spostarsi verso il “suo” palo e non riesce a tornare in tempo sui suoi passi sul tiro molto forte del centravanti ospite.  Svagato.
Erri Della Marchesina: 7. A dispetto di piedi ben poco educati (diciamo così), che lo portano spesso a centrare cornicioni e pali della luce attorno al campo, gioca una ottima partita in copertura e ripartenza, impreziosita dal goal, con inserimento perfetto nei tempi e diagonale preciso (ma il sottoscritto ha visto che chiudeva gli occhi per l’emozione) sull’uscita del portiere. Veloce come Flash Gordon.
Trezeguet: 6,5. Anche lui, come Zangolli, pare distratto dalla scudetto dell’amata Juve (i maligni dicono che trattasi di astenia da innamoramento) e, quindi, talvolta inciampa sul pallone (vedasi quando, nel secondo tempo, travolge tutto e tutti sulla fascia sinistra e, quando ormai è solo, ciabatta incomprensibilmente di destro). Ma ci mette tanta voglia, copre la sua fascia bene ed è sempre Energetico.
G. Piccirilli: 6,5. Il Mister gli chiede il sacrificio di entrare nella ripresa e lui ci rimane un po’ male (senza dire una parola). Quando entra, giocando nella difesa a tre utilizzata come mossa tattica vincente nel secondo tempo, dimostra tutte le sue qualità, in termini di attenzione tattica, marcatura e corsa. Rampante.  
Topone: N.G.+. Pochi minuti nel finale, di buona attenzione e qualità. Ricambio lussuoso.
Lorenzo Fantini: 6-. Interpreta bene la gara, molto preso dall’essere concentrato su avversari solo apparentemente inoffensivi. In più, ha il merito di tenere sempre “alta” la difesa. Tuttavia, “entra” troppo energicamente di testa sull’avversario “spalle alla porta” al limite della propria area e l’arbitro, forse troppo severamente, lo punisce per la punizione del goal ospite. Forse innervosito (se la prende pure con l’incolpevole Erri, accusato di non si sa cosa), di seguito sbaglia qualcosa di troppo, anche se fisicamente “tiene” fino alla fine. Dopo le ultime buone prestazioni, stavolta un poco Scricchiolante.
Angelo Di Santo: 6,5. Chiamato a marcare un giocatore non proprio di primo pelo, se la cava egregiamente (praticamente non gli fa vedere la palla, anche se va in rete su punizione). Buoni un paio di anticipi, in totale sicurezza, qualche imprecisione solo in appoggio (ad esempio, nel finale non lancia – avendo ancora problemi agli zebedei, duramente colpiti da poco – Fantini tutto solo in contropiede). Appare ben Concentrato.
E. Piccirilli: 7. Conferma la sua ottima condizione e domina il suo territorio davanti alla difesa, dove nessuno passa, neppure per caso. In più dirige con autorità i suoi. Esce, come sempre, a scopo precauzionale (leggi: ossigeno). Faro in mediana.
Paolo Sisti: 7. Corre ovunque, buttandosi su tutti i palloni e dimostrando di avere birra (ne beve anche in serata, a dire il vero) e la solita, indubbia, qualità. In tal modo, talvolta esagera e finisce per essere impreciso, come quando, dopo tredici rimpalli e quattro scatti consecutivi, solo davanti al portiere, centra – con una incomprensibile svirgolata – una pianta di rabarbaro a bordo campo. Furetto giallorosso.
Vincenzo Di Nauta: 7+. Come Sisti in odore di doping (la Procura antidroga indaga), corre per due e dimostra di trovarsi molto meglio come “interno” che sulla fascia destra. Prestazione di sostanza e continuità, con buoni recuperi e la giusta “cattiveria”, impreziosita da un goal e un assist a Natale. Vita da mediano (faticando come Oriali).
Graziano Natale: 7. Entra nel secondo tempo e conferma le qualità già mostrate a Montenero (e finora, a dire il vero, sconosciute). Parte con un gran lancio di esterno destro e chiude con una rete in totale noncuranza, con pallonetto chirurgico e morbido sull’uscita del portiere avversario. Spietato (con classe).
Antonio Zangolli: N.G.+. Entra nel finale e, per prima cosa, sparacchia un pallone da centrocampo verso la porta cogliendo in pieno il fallo laterale. Sfogatosi, gioca con classe e precisione i pochi palloni che una partita quasi finita gli consegna. Saggio e contento.
Angelo Cotellessa: 6,5. Riprende le buone (corsa continua e produttiva, sempre presente) e cattive (parole, parole, parole…) abitudini. Autore dell’assist per il goal di Castracane, conferma il suo ritorno A pressione.
Tonino Castracane: 7,5. Penalizzato dal modulo difensivo (ma ormai è una tattica, che porta pure bene) nel primo tempo, si muove sempre in modo pericoloso e “esplode” nel secondo tempo mandando al manicomio la difesa avversaria. Segna l’ennesimo goal in stagione (dovrebbe essere vicino alle venti marcature) con un tiro dal limite, leggermente deviato. Ancora una volta, Imprendibile.
Gianluca Saraceni: 6. Schierato come esterno sinistro a centrocampo, svolge il compito con un minimo di disagio tattico (lui è una punta) ma proficuamente, correndo molto (infatti, per questo viene sostituito nel secondo tempo). Insidioso ma non troppo.
Mister: 6,5. Scientifico nel chiedere alla squadra di “tenere” le posizioni nel primo tempo e nello “scatenare” in contropiede i suoi ragazzoni (?!) nella ripresa. Mossa vincente (concordata con Andrea Zangolli), il cambio di modulo (dal 4-4-2 al 3-5-2), che scombina i piani degli ospiti.
Nicolino Fantini: 8. Il guardalinee migliore del torneo viene festeggiato con urla gutturali e balli tribali dalla squadra, che gli è (assieme a Luigi Di Vincenzo, voto 8 anche a lui) giustamente grata. Il voto vale anche per chi (es.: Gianni Marrone) ancora si ostina a supportare la “squadra” al V. Granata. Menzione speciale per il Papà di Vincenzo Di Nauta, che porta bene e, quindi, merita 9 (venga sempre al seguito).
Il terzo tempo: 9.. Birra e pizza (e pure gelato, per i più golosi) per suggellare la vittoria. Partecipano in tanti, anche le compagne di molti “giocatori”, ormai in odore di Santità (le Signore, non i “calciatori”) e che meritano 10 per la pazienza e l’amore nei riguardi di quei bambinoni che si ritrovano accanto.

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