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lunedì 9 dicembre 2013

SCONFITTA ROCAMBOLESCA CON PAGELLONE DI "ANONIMO"


Julianum – Ottica Di Nauta Fossacesia 4-3

(7 dicembre 2013) - IL PAGELLONE  di “Anonimo Spettatore”

Rocambolesca sconfitta per l’Ottica Di Nauta Fossacesia a San Giuliano teatino, dopo un primo tempo nel quale mezza squadra non è praticamente entrata in campo (eccesso di allegria prima della partita?) e nonostante un secondo tempo veemente e anche sfortunato. Primi minuti in cui il Fossacesia balla la rumba in difesa, con i due laterali di giornata, Graziano Natale e Giangi Piccirilli, in grave difficoltà, e non riesce a coprire a centrocampo. Locali in vantaggio di tre reti a metà del primo tempo (la prima dopo una devastante discesa sul lato sinistro di difesa dell’ODN, la seconda su analoga discesa sul lato destro e la terza su punizione molliccia che si infila lenta lenta in rete dopo un mezzo buco di testa dell’attaccante locale) e che riducono le distanze con preciso rigore di Castracane dopo fallo – netto ma ingenuo – su Paolo Sisti in area. Non sfruttate dai locali altre palle goal e ODN anch’essa sprecona in avanti (la sensazione è che la difesa locale sia abbastanza perforabile). Dopo l’intervallo (senza conforto del thè per gravissima dimenticanza di Giovanni Mattucci) gara trasformata e Fossacesia padrona del campo, che prima segna un altro rigore con Castracane (fallo nettissimo sul superbomber) e quindi pareggia con meraviglioso sombrero e pallonetto sempre di Tonibomber, inspiegabilmente annullatto dal mediocre arbitro (che nel secondo tempo fischia solo a favore dei locali). Segue palla goal clamorosa ciccata da Giovanni Centurione con tiretto da due passi, intercettato dal portiere, quarta rete dei locali per un errore di valutazione di Andrea Zangolli, in netto vantaggio sul centravanti locale, e rete a tempo scaduto di Castracane con bel tiro di controbalzo in corsa sul secondo palo. Da notare l’assenza dei soliti noti per la partita del Lanciano e il terzo tempo, sempre commovente. Girone d’andata dell’ODN comunque buono, nonostante i rimpianti per questa gara, e prossima partita a Vacri, su uno dei terreni più brutti (un campo appena vangato sarebbe meglio) del mondo.

Andrea Zangolli: 5. Rientra dopo il mal di schiena e si vede che non è al meglio. Responsabilità sulla terza rete locale – forse confuso dal “buco” di tutta la sua difesa e dell’attacco dello Julianum – e, soprattutto, sul quarto goal subito, quando urla addirittura “lascia” a Walter Greco. Acciaccato.

Giangi Piccirilli: 5. Nel primo tempo il Capitano locale (comunque bravo) gli fa vivere un incubo, saltandolo a piacimento. Nel secondo tempo gioca con la solita grinta e determinazione e migliora la sua prestazione. Tuttavia, dopo aver subito un evidente fallo (che l’arbitro, completamente in bambola nel finale, non fischia), decide di polemizzare con la palla in gioco e da lì parte l’azione del quarto goal locale. Fuori fase.

Graziano Natale: 5+. Nel primo tempo lo mettono in mezzo sulla sua fascia ed è poco (per non dire per niente…) aiutato da Angelo Cotellessa. Lui, comunque, è davvero troppo flemmatico e perde quasi sempre gli “uno contro uno”. Meglio nella ripresa, sembra comunque Poco reattivo.

Walter Greco: 5+. Discreto in marcatura (ma l’ho visto giocare meglio), perde troppo spesso il tempo e commette un serie di sbavature dando l’impressione di non essere sicuro. Titubante.

Lorenzo Fantini: 5,5. All’inizio è sconvolto dalla facilità con la quale gli avversari giungono dalle sue parti e cerca di fare il possibile (non molto, a dire il vero), chiudendo al centro (ma la squadra è troppo lunga e le fasce non sono coperte). Nel secondo tempo dirige bene una difesa finalmente ben messa, si fa ammonire nel finale per un intelligente fallo tattico su un uomo che sarebbe andato in porta e poi litiga – per motivi a me misteriosi – con un attaccante locale. Comunque, uno dei pochi ad aver preso sul serio la gara e, alla fine, è Furente.

Giovanni Centurione: 6,5
. Arriva in ritardo (motivi di lavoro) ma cambia la squadra, con la sua forza fisica devastante, assestando finalmente la difesa. Mezzo voto in meno perché – sul 2-3 – si mangia una rete fatta tutto solo davanti alla porta avversaria (ottimo assist di Castracane). Gladiatore.

Emiliano Piccirilli: 6. Partecipa al disastro iniziale non aiutando tanto la difesa (ma il problema era più sulle fasce), poi gestisce con intelligenza i palloni che vagano dalle sue parti, poi esce per la solita “rotazione” con Giovanni Mattucci. Comunque, sempre Puntuale.

Paolo Sisti: 5,5. Nel primo tempo ha il demerito di non aiutare Giangi Piccirilli con i raddoppi e da quel lato l’ODN soffre terribilmente. Poi prende il rigore dell’1-3 (viene letteralmente “sotterrato”, peraltro a palla lontana e già presa dal portiere, dall’avversario su lungo cross da destra) e da lì in avanti è limitato perché ha una caviglia malmessa. Rispetto alle prestazioni di sempre, comunque Sottotono

Angelo Cotellessa: 6. Nel primo tempo sbaglia tutto quanto si può umanamente sbagliare e, soprattutto, non aiuta mai il malcapitato Graziano Natale (e da quel lato nascono due reti). Strigliato nell’intervallo da “Mister” Andrea Zangolli manda in campo suo fratello (quello bravo a giocare a pallone) e gioca una ripresa fantastica, correndo per quattro e sempre bene. Doppia personalità.

Giovanni Mattucci: 6+. Secondo tempo con la solita qualità (qualche errore dovuto, secondo me, al pessimo stato del terreno di gioco), ad aiutare il tentativo di rimonta della squadra. Preciso (anche se dimentica a casa il thè caldo, voto a parte).

Massimiliano Natale: 6,5. Entra con l’ODN in crescita e lui stesso la fa crescere. Buono l’impegno e pure l’efficacia di certe giocate. Apprezzabile il fatto che cerchi sempre il passaggio più lineare, manca solo di velocità. Volenteroso e efficace.

Daniele Buccieri: 5. Il terreno a dir poco sgarrupato non lo favorisce e lui ci mette del suo correndo il minimo sindacale e limitandosi a un paio di iniziative (tiro ben parato nel primo tempo e qualche “numero”) che fanno intravedere a tutti le note qualità. Sbaglia anche molto; in generale, appare Svogliato.

Antonio Zangolli: 6+. Gioca gli ultimi minuti con la consueta lucidità lanciando molto e rendendosi anche pericoloso con una punizione ben parata dal portiere locale. Utile.

Vincenzo Di Nauta: 4.. Abbandona i compagni per andare Allo stadio a Lanciano.

Tonino Castracane: 7,5. Il ritorno al noto metodo di gioco ODN “palla lunga a Castracane” produce i suoi risultati. Nel primo tempo segna il rigore che accorcia le distanze, poi si procura (calcione incredibile da parte del suo marcatore, con rumore udito a distanza di chilometri) e trasforma il rigore del 2-3, quindi prende in giro con un imbarazzante “sombrero” il suo marcatore e mette in rete un delizioso pallonetto incredibilmente annullato dall’arbitro, a quel punto pentitosi (ma perché?) di aver concesso due rigori (netti) alla squadra ospite. Nel mezzo due reti mangiate (nel primo tempo e, soprattutto, nel secondo tempo quando avrebbe potuto pareggiare) e tanti movimenti con il marcatore a casa col mal di testa. Lui la partita l’ha giocata e, quindi, nel finale, è molto contrariato con quei compagni venuti in vacanza…Quando gioca da solo davanti è Immarcabile.

Domenico Paolucci: 4. Abbandona i compagni per andare Allo stadio a Lanciano.

Gianluca Saraceni: 5.. Corre tanto ma quasi sempre a vuoto. Per quanto sia tra i più penalizzati dal campo per caratteristiche fisiche e di gioco è troppo Evanescente.

Il Mister: 4. Abbandona i suoi per andare Allo stadio a Lanciano.

Nicolino Fantini: 8 periodico. Sempre presente, anche nel terzo tempo (record personale di patatine mangiate).

Il Thè di Giovanni Mattucci: 4. Talmente leggero che nessuno ricorda di averlo bevuto.

Il terzo tempo: 6,5. Un poco meno allegro del solito ma sempre eccelso.

Le investigazioni sull’”Anonimo Spettatore”: 3. La ricerca della identità di chi, per definizione, è Anonimo, è operazione inutile. Pare che qualcuno, peraltro, abbia fatto allusioni sulla fede politica (che sarebbe di sinistra) del sottoscritto ma, naturalmente, non raccolgo provocazioni e vado avanti per la mia strada; anonima, naturalmente.

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