Visualizzazioni totali

martedì 28 febbraio 2012

MA NON E' POSSIBILE...!!!

A.C.FOSSACESIA-S.VITO:0-1
Incredibile sconfitta casalinga per i nostri mitici amatori ODN F90 contro un SanVito per nulla irresistibile che esce dal comunale V.Granata con una vittoria troppo fortunata per essere vera.
Lasciamo il commento della gara e le pagelle al fantomatico "Anonimo Spettatore".
Ormai le velleità di conquistare un posto tra le prime quattro in classifica per i play-off sembrano svanite e ci si prepara ad un finale di campionato all'insegna della goliardia e del divertimento.
Sabato 03 marzo il campionato continua con il turno previsto, quindi tutti ad Arielli alle ore 15.00.
Le due partite ancora da recuperare si disputeranno in data da destinarsi.
Ecco la cronaca e le pagelle:

Campionato di “calcio” Amatori FIGC Lanciano 2011-2012
Ottica Di Nauta Fossacesia – San Vito (0-1)
(25 febbraio 2012)

IL PAGELLONE
di Anonimo Spettatore

Inquietante sconfitta interna per l’Ottica Di Nauta, emblematica di un’annata davvero sfortunata, con partita dominata dal primo all’ultimo minuto e persa in ragione dell’unico tiro in porta degli ospiti, su calcio di punizione – concesso troppo generosamente dall’arbitro – dal limite e parabola sotto l’incrocio dei pali. Per i locali 5 palle goal nitide, tutte buttate alle ortiche e zero punti, che significano dare quasi del tutto l’addio alle speranze di andare ai play-off. ODN schierata con un inedito 4-3-3 che pare funzionare bene, viste le 4 occasioni da rete divorate nel primo tempo, quasi tutte a pochi passi dalla porta degli ospiti. A metà del primo tempo, su una delle poche ripartenze del San Vito, presunto fallo di Della Marchesina e conseguente punizione quasi dal vertice destro dell’area, molto ben tirata dal centravanti degli ospiti sul palo di Piccirilli che pare leggermente in ritardo. Secondo tempo con l’ODN in perenne proiezione offensiva ma con scarsa fortuna e poca precisione, per cui il S.Vito, molto ordinato, riesce a portare a casa con merito e minimo sforzo una partita nella quale non tira mai in porta. Locali con poca grinta (forse per lo scarsissimo allenamento) e tanta sfortuna. Preoccupante il terzo tempo con solo 4 partecipanti dopo la partita (tutti scappano a vedere Milan-Juve). La Società medita di assoldare un Mago (magari fosse il Mago Gabriel…) per eliminare il sortilegio che aleggia dalle parti degli incroci dei pali di Piccirilli, che inevitabilmente qualunque avversario coglie (vedi Crecchio, due volte, Paglieta e in questa occasione).
G. Piccirilli: N.G.. Non tocca un pallone, limitandosi a raccogliere quello che l’attaccante del S. Vito (l’unico che tocca in tutta la partita) mette sotto l’incrocio del suo palo (qualche minima responsabilità solo per questo, ma avrebbe dovuto fare un grande intervento). La Società lo porti da qualche specialista del voodoo (in passato, prima che ne fosse vittima lui stesso, il massimo esperto in materia era Sabella) perché è Sfigatissimo.
Erri: 6. E’ chiaro che ha capito bene la fase difensiva, anche se limita di molto le sue tipiche proiezioni sulla fascia destra, salvo in una occasione quando non è preciso in area avversaria (era una ottima opportunità). Commette (ma solo secondo l’arbitro) il fallo dal quale scaturisce la punizione decisiva ma è sempre Diligente.
Trezeguet: 6+. Ottimo primo tempo, nel quale domina la sua fascia e secondo tempo, invece, molto più povero di precisione, spostato qualche metro più avanti e, quindi, penalizzato dalla sua tecnica, diciamo non proprio cristallina. Ad esempio, qualcuno dovrebbe – prima o poi – spiegargli che quando la palla è oltre il metro e mezzo di altezza è possibile colpirla di testa anziché provare improbabili colpi di judo con il gambone sinistro alzato. Ci mette molto impegno ma sbaglia davvero tanto. Per quanto si tratti di un esempio tipico di Confusione vivente e giocante, lotta fino alla fine.
Pasquini: 7. Dal punto di vista difensivo è perfetto, un vero muro e, di certo, un lusso per la categoria. Qualche errore in appoggio e tanta rabbia per la sconfitta. Centrale granitico.
Lorenzo Fantini: 6,5. Da vecchia volpe si rifugia dietro la forza e precisione di Pasquini e, assieme, non permettono mai agli attaccanti del S. Vito, per quanto tecnici (ma non particolarmente veloci), di tirare in porta. Ottime alcune chiusure di testa e perfetti i “fuorigioco” fatti. Mezzo voto in meno per un incredibile goal che si mangia a 30 cm. dalla linea di porta avversaria, in mischia, con la gamba che “si inceppa” (per lo stupore?); eppure, sarebbe un attaccante (ma crediamo abbia dimenticato come si segna). Centrale atipico (vedi calcio d’angolo dato, con fair-play, agli ospiti, quando nessuno, neanche le telecamere di Sky-amatori, si erano accorte della deviazione).
E. Piccirilli: 6. Gioca con precisione e autorità al centro della linea mediana a 3, per l’occasione schierata da Andrea Zangolli. Buoni recuperi, il solito filtro, ma anche la solita difficoltà a velocizzare il gioco (come la partita, molto bloccata, avrebbe richiesto per favorire lo smarcamento delle punte). Centrale al piccolo trotto.
Luca Di Stasio: 5,5. Pare sempre sul punto di iniziare l’azione decisiva ma, per un motivo o per l’altro (soprattutto perché non pare avere molta fiducia nei suoi mezzi e non ha attitudine a difendere la palla), non riesce ad essere decisivo come potrebbe. Inespresso.
Angelo Cotellessa: 5,5. Arriva in ritardo al campo, a causa di una importantissima partita di tressette al bar, e nei primi minuti pare molto ma molto spaesato (maligni dicono a causa dei fumi dell’alcool, ma lui ha categoricamente smentito nel terzo tempo), tanto che si mangia un paio di reti per lui, di solito, semplici. Poi, la solita corsa e le solite amnesie (ad esempio, non passa mai la palla a sinistra perché, parole sue, “sono destro”). Come sempre generoso, ma stavolta troppo Impreciso.
Andrea Bono: N.G.: arriva al campo direttamente dal lavoro e, pertanto, gioca pochi minuti nell’assalto finale, con qualche buono spunto ma anche piccoli errori e un po’ troppo nervosismo. Ordigno inesploso.
Andrea Zangolli giocatore: pochi secondi nel finale, solo per fare ritmo (ne pare avere molto bisogno…), senza trovare mai la palla. Rinviato alla prossima.
Paolo Sisti: 6. Sembra soffrire tatticamente lo schieramento a tre del centrocampo, che limita le sue proverbiali “percussioni” e lo costringe al sacrificio tattico. Lui esegue con applicazione e tecnica, ma pare sottotono (forse a causa della pausa da neve e conseguente calo di allenamenti). Portatore d’acqua.
Loris Leggieri: N.G.+: ritorna a tempo di record (d’altronde lui è un vero duro) dopo il bruttissimo infortunio di Crecchio. Fa giusto in tempo a “testare” la caviglia (che fa ancora male) e a dimostrare di poter essere molto utile nelle prossime partite. Resuscitato.
Tonino Castracane: 5,5. Marcatissimo (ormai lo conoscono bene), prova a svariare e a trovare lo spunto vincente, senza esito. All’ultimissimo minuto ha l’unica palla limpida della sua partita ma non riesce (non era facile) a colpire al volo il pallone del pareggio. In generale, appare Appannato.
Gianluca Saraceni: 5,5. Prova a dare una propria interpretazione al ruolo di esterno sinistro di centrocampo; talvolta ci riesce, altre volte no. Generoso e vivace, ma piuttosto Evanescente.
Topone (al secolo Romanelli): 7. Con enorme attaccamento alla squadra, la segue dalla linea con affetto e partecipazione, rinunciando (sicuramente a malincuore) alla partita. Guardalinee di vero lusso.
Il Mister/Andrea Zangolli allenatore: 6,5. La coppia Sorgini (assente giustificato, ma ampiamente consultato prima del match) – Andrea Zangolli indovina un 4-3-3 che permette all’ODN di giocare bene tutta la partita, senza tuttavia vincerla. Unica notazione: lo spostamento di Trezeguet “alto” a sinistra nel secondo tempo ne pregiudica la prestazione (al treno di Via vico I via Lanciano manca la pista di decollo). Inutilmente geniali.
La sfiga di quest’anno: 10. Grandissima prestazione, presente talvolta in modo simpatico (autorete di Fantini col Perano), spesso in modo indisponente (reti all’incrocio sempre e goal mangiati in quantità imbarazzanti), qualche volta in modo drammatico (infortuni a Loris Leggieri e, soprattutto, a Bucciante, per non parlare della stagione finita di Ciani). Non se ne può più.

Nessun commento:

Posta un commento