Ottica
Di Nauta Fossacesia - Julianum: 4-1
(1°
marzo 2014)
di
Anonimo Spettatore
Una
Ottica Di Nauta a ranghi ridottissimi incontra uno Julianum addirittura in 9
elementi (e con un portiere evidentemente non di ruolo) in una partita
qualificabile – nella scala dei valori del calcio – come inguardabile, piena di
errori, gente che non corre, proteste inspiegabili e quant’altro di orrido si
possa immaginare (che è il massimo, peraltro, si possa fare al campo di
Fossacesia alle 18, visto l’impianto di illuminazione che funziona come le
finanze dell’Italia). Nel primo tempo, dopo l’immediata uscita di Fantini per
infortunio (in sostanza ha provato a giocare ma l’infortunio di Castelfrentano
non è evidentemente ancora stato assorbito), doppietta del rientrante Buccieri,
con due precisi tiri, uno di desto e uno di sinistro, dall’interno dell’area, e
rigore per i coraggiosi (pronti ad attaccare anche in inferiorità numerica)
ospiti, ben parato dal solito Andrea Zangolli. Secondo tempo nel quale i locali
si ammosciano ancora di più, gli ospiti ci provano e in un paio di occasioni si
sfiora la rissa, per non chiare ruggini tra i giocatori. Comunque, rete di
Castracane su cross che il portiere dello Julianum si butta in porta, goal
degli ospiti con “puntata” del centravanti deviata da Cesare La Palombara nella
propria rete e quarta segnatura dell’ODN con il migliore in campo, Paolo Sisti,
autore di una prepotente azione personale. Campionato finito per il Fossacesia
con un bel quarto posto, corroborato da statistiche che vedono l’attacco come
il secondo del girone, così come la difesa (che, però, ha subito una media di
ben oltre una rete a partita), e pronto alla fase successiva del torneo
(campionato “mezze pippe”). L’ODN – che al completo è uno squadrone – può
vincere questo secondo campionato, a condizione che faccia una cosa che non ha
mai fatto nella sua storia: allenarsi (anche solo mezza volta a settimana).
Andrea
Zangolli: 7. Ancora un rigore parato (quasi con facilità),
si disimpegna bene il altre occasioni (anche con i soliti, ottimi, piedi),
incredibilmente impegnato dai 9 ospiti. Mezzo voto in meno per la esagerata polemica
orale (ma, a occhio e croce, aveva ragione lui) con l’unico in panca (in
borghese) degli avversari. Pararigori parlante.
Giangi
Piccirilli: 6+. Gioca con un forte dolore (costola offesa), evidentemente
condizionato, ma tiene sempre abbastanza posizione e avversari, per quanto
senza brillare (ma rispetto agli altri sembra un fenomeno). Eroico.
Cesare
La Palombara: 6. L’emergenza totale della squadra lo spinge a
dover fare il libero e lui obbedisce. Buone cose e cose inguardabili,
sfortunato sull’autorete (la palla gli batte sulla nuca). Perno difensivo.
Graziano
Natale: 5,5. Entra dopo pochi secondi e sembra giocare una
amichevole, tanto è molle e distratto. Causa il rigore con netto fallo di mano,
si arrabbia e da quel momento gioca meglio.
Arrabbiato ma fondamentale.
Lorenzo
Fantini: 5. Partenza in campo ma uscita a tempo di record
(credo abbia giocato due minuti), evidentemente perché non poteva giocare. Da
elogiare perché resta in panca a esortare i suoi, ma litiga – per fortuna solo
verbalmente – con un avversario (vecchie ruggini) rischiando di far
surriscaldare gli animi. Grillo parlante (a vanvera).
Angelo
Cotellessa: 5+. Lui crede di aver recuperato dall’infortunio
e corre come nulla fosse ma in realtà è ancora convalescente. Primo tempo di
movimento, senza mai indovinare la posizione, secondo fuori posizione e senza
poter correre bene. Nel finale fa arrabbiare tutti perché ha il coraggio, non
potendo camminare, di tirare una punizione dal limite in modo pessimo. Coraggioso
ma Diversamente
abile.
Paolo
Sisti: 7+. Assiste attonito alla sagra del liscio e
della superficialità attorno a sé. Lui gioca davvero correndo ovunque e con
buoni recuperi. Decisivo nell’evitare, con un recupero sulla linea, la rete del
raddoppio degli ospiti (che sarebbero andati su un clamoroso 2-3), si produce
in una splendida azione personale – di pura rabbia – che lo porta a segnare il
definitivo 4-1. Giocatore vero.
Emiliano
Piccirilli: 5+. Sbaglia un numero di palloni che lui non
sbaglia neanche in un intero campionato. Evidentemente non si impegna
mentalmente perché le sue qualità (stavolta viste a sprazzi) sono note
universalmente. Distratto.
Daniele
Buccieri: 6,5. Nel primo tempo, pur avendo una scarpa aperta
in due, segna due belle reti con tiri precisi di destro e sinistro. Quindi, si
produce nel solito repertorio di lanci e tocchi soavi, intervallati ad una
condizione fisica inesistente. Secondo tempo, invece, da fermo, quasi
indisponente (partecipazione alle azioni zero). Soave fannullone.
Tonino
Castracane: 6. Segna ancora (dovrebbe essere a quota 20) con
un “tiretto” ma la squadra non lo mette mai nelle condizioni di segnare (e ne
avrebbe potuti fare tanti). Lui, invece, gioca per la squadra più del solito
passando la palla spesso a compagni che si impantanano (e lui si arrabbia) Pericolo
disinnescato.
Domenico
Paolucci: 6,5. Vista la situazione parte dalla panchina, da
dove esce a metà primo tempo. Tra mezzi infortunati e distratti, gli tocca fare
il centrocampista (bene) e correre per gli altri (si arrangia). Un peccato
vedere un simile potenziale offensivo così Sacrificato.
Gianluca
Saraceni: 6-. Primi minuti di gara a destra (posto in cui
secondo me lui, tutto mancino, non può giocare) in cui non gli riesce nulla,
poi partecipa all’azione della rete del raddoppio con una ottima
sovrapposizione (a sinistra…) e assist perfetto. Infine esce per impegni personali.
Sprecone.
Il
Mister: 5. Manda in campo quelli che si tengono in piedi (ad
eccezione di Fantini che non poteva proprio giocare) in modo logico ma ha il
demerito di parlare troppo (forse nauseato dalla prestazione dei suoi) come
guardalinee facendo alzare la temperatura di una partita scontata. Innervosito.
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